Percorso 6

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Itinerario ProArbora n° 6: Sponda ovest del lago di Como

"Lungo l'antica via Regina"


Partenza / Arrivo: Sala Comacina – Villa Balbianello – Mezzegra – Tremezzo (Parco Olivelli, Villa Carlotta)

Lunghezza percorso: 6 km

Tempo necessario: una giornata

Note: un percorso affascinante sulla tortuosa sponda occidentale del lago lungo la strada statale Regina, attraversando il centro dei vecchi paesi, piccole piazze ombreggiate da platani, parchi pubblici, splendide ville del 700 e vedute mozzafiato.


Per iniziare consigliamo di visitare piazza Matteotti a Sala Comacina dove si ergono 2 platani (Platanus x acerifolia)  di dimensioni non straordinarie, ma che con la loro presenza caratterizzano la piazzetta e la vista sull’isola Comacina poco distante. E’ possibile parcheggiare la macchina nei pressi del municipio che troverete lungo la strada Regina, piazza Matteotti è poi raggiungibile a piedi in pochi minuti dirigendosi verso il lago, attraverso i caratteristici vicoli del paesino.

Proseguendo lungo la strada Regina è d’obbligo una visita a Villa Balbianello, poco fuori dal comune di Lenno (6 euro biglietto di ingresso al parco). Edificata sulla punta della penisola di Lavedo alla fine del ‘700 per volere del Cardinal Durini, la villa, ora di proprietà del FAI, fu ristrutturata dall’imprenditore milanese Guido Monzino, che ne fece un museo privato ove raccolse ricordi di viaggio e la sua collezione d’arte. Recentemente, la villa è stata anche utilizzata come location di film di fama mondiale come Star Wars e 007 Casinò Royale.

Nel bellissimo parco della villa si possono ammirare diversi alberi degni di nota: alcuni lecci (Quercus ilex) proprio in riva al lago, un gruppo di canfori (Cinnamomum canphora) secolari, potati a forme geometriche come vuole l’arte topiaria, oltre a varie rare essenze disseminate per i sentieri tortuosi che percorrono lo scosceso giardino.

Riprendendo la strada Regina, a pochi minuti da Lenno troviamo Mezzegra, piccolo comune in riva al lago, noto alle cronache per aver ospito un importante evento storico: la morte di Mussolini (per vedere il luogo esatto della fucilazione, seguire nel centro del paese le indicazioni marroni “28/4/1945 – Evento storico”). La piazza principale prende il nome proprio dal grande esemplare di magnolia (Magnolia grandiflora) che vi si erge al centro: per raggiungerla, consigliamo di lasciare la macchina al parcheggio di piazza XIV maggio e di proseguire a piedi imboccando la via pedonale che troverete attraversando la strada statale.

Dopo pochi chilometri, sempre in direzione  nord, per usare le parole di Stendhal, “…finalmente abbiamo scorto la deliziosa spiaggia di Tremezzina, le cui valli graziose godono del clima di Roma. I freddolosi di Milano, infatti, vengono a passarvi l’inverno; e i palazzi si moltiplicano sul verde delle colline, donde si riflettono sulle acque. È troppo chiamarli palazzi, ma è poco chiamarli case di campagna. È un modo di fabbricare elegante, pittoresco e voluttuoso, speciale ai tre laghi e ai colli di Brianza”…si arriva cioè a Tremezzo, considerato uno dei borghi più belli d’Italia.
Il caratteristico paesino, che si trova a metà della costa lariana – da cui il nome, Tremezzo, cioè Terra di mezzo – è noto da secoli come sede di villeggiatura delle più importanti casate nobili d’Europa.

Lungo la strada Regina, si trova il parco pubblico Olivelli, piccolo gioiello botanico ed architettonico situato in prossimità del lago: la monumentale scalinata e la fontana centrale portano la firma del noto architetto razionalista Pietro Lingeri, che a metà degli anni ’20 venne incaricato dalla famiglia Meier, allora proprietaria dell’omonima villa, di sistemare il parco secondo i canoni geometrici di Villa Colonna a Roma. Potrete sostare sulla terrazza della darsena ed ammirare il paesaggio, per poi passeggiare tra essenze arboree secolari di pregio come un canforo di più di 4 metri di diametro (Cinnamomum camphora), una coppia di calocedri alti quasi 30 metri (Calocedrus decurrens) ed un cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara).

Il vero pezzo  forte di Tremezzo e di questo percorso sul Lago di Como, è Villa Carlotta, un museo con uno splendido giardino botanico (ingresso 9 euro).
L’incantevole dimora venne commissionata alla fine del XVII secolo dal marchese Giorgio Clerici, ma fu con Gian Battista Sommariva, il successivo proprietario, che la villa toccò il massimo dello splendore. A lui si deve la trasformazione del giardino in uno straordinario parco romantico.
Alla metà del XIX secolo la proprietà venne donata a Carlotta di Prussia in occasione delle nozze con Giorgio II di Sachsen-Meiningen; quest'ultimo, appassionato botanico, si prodigò per l'arricchimento dell’ ampio parco che oggi conta più di 500 specie differenti.

Qui gli alberi monumentali abbondano: è infatti possibile ammirare colossali esemplari di liriodendri (Liriodednron tulipifera), boschi di rododendri (Rododendron arboreum), un magnifico glicine rampicante (Wisteria sinensis), gruppi di sequoie (Sequoia sempervirens), platani alti più di 35 metri (Platanus x acerifolia), una Jubea di più di 3 metri di circonferenza (Jubea chilensis), oltre a un intero bosco di bambù dell’estensione di 3000 metri quadri.

In primavera è possibile ammirare la splendida fioritura di azalee di dimensioni notevoli e cromatismi stupefacenti.
Meritano una visita anche gli interni della villa, che ospitano opere d’arte di assoluta bellezza, come un “Amore e Psiche” del Tadolini, allievo del Canova, e altri capolavori del Settecento e Ottocento.

Con la tappa di Villa Carlotta termina il nostro percorso alla scoperta delle bellezze botaniche della sponda occidentale del lago di Como!

Joomlart