Percorso 8

Itinerario ProArbora n° 8: Lungo il lago di Como in battello

"Un suggestivo percorso botanico navigando sul lago di Como"


Partenza / Arrivo: Como – Lenno (Villa Balbianello) – Villa Carlotta – Bellagio (Villa Melzi)

Lunghezza percorso: 29 km circa

Tempo necessario: una giornata

Note: Traghetti Como – Villa Balbianello: 8,30 € - Villa Balbianello – Villa Carlotta: 2,50 € - Bellagio – Como: 10,40 €
Totale: 22,80 € di traghetto.
Biglietto libera circolazione 23,30 €  -  Ingressi: Villa Balbianello, solo parco: 6 € - Villa Carlotta: 9 € - Villa Melzi: 6 €.


Raggiungere le ville direttamente dal lago utilizzando i battelli è certamente il modo più suggestivo per visitare le loro bellezze e gli incantevoli giardini.
Per il nostro itinerario suggeriamo di iniziare dal porto di Como e di prendere il battello per Lenno (1h 45 min) da dove sarà poi possibile con delle piccole barche private raggiungere in pochi minuti l’imbarcadero di Villa Balbianello (ingresso al parco 6 euro), oppure potremo recarci direttamente a piedi all’ingresso del parco.

La villa fu edificata sulla punta della penisola di Lavedo alla fine del ‘700 per volere del Cardinal Durini, la proprietà passò poi in eredità al patriota Luigi Porro Lambertenghi, suo nipote, che trasformò la residenza da luogo di meditazione a ritrovo per i massoni; seguirono altri proprietari  tra i quali Giuseppe Arconati Visconti e il generale Butler Ames. L’ultimo fu l’imprenditore milanese Guido Monzino che compì importanti opere di restauro e che fece della villa un museo privato dove raccolse ricordi di viaggio e la sua collezione d’arte. Recentemente la villa è stata anche utilizzata come location di film di fama mondiale come Star Wars e 007 Casinò Royale; oggi l’intera proprietà  è stata donata al FAI.

Nel bellissimo parco si possono ammirare diversi alberi degni di nota: alcuni lecci (Quercus ilex) proprio in riva al lago, un gruppo di canfori secolari potati a forme geometriche come vuole l’arte topiaria (Cinnamomum canphora), oltre a varie rare essenze disseminate per i sentieri tortuosi che percorrono lo scosceso giardino.

Terminata la visita torniamo a Lenno per prendere il battello che ci porterà a Villa Carlotta (15 min),  un museo con uno splendido giardino botanico (ingresso 9 euro).

L’incantevole dimora venne commissionata alla fine del XVII secolo dal marchese Giorgio Clerici, ma fu con Gian Battista Sommariva, il successivo proprietario, che la villa toccò il massimo dello splendore. A lui si deve la trasformazione del giardino in uno straordinario parco romantico.
Alla metà del XIX secolo la proprietà venne donata a Carlotta di Prussia in occasione delle nozze con Giorgio II di Sachsen-Meiningen; quest'ultimo, appassionato botanico, si prodigò per l'arricchimento dell’ ampio parco che oggi conta più di 500 specie differenti. Favorito dalla fertilità del terreno, grazie al deposito di un sedimento particolarmente acido di antichi ghiacciai, il parco vanta una ricchissima e variegata vegetazione che lo consacra ad essere considerato, sin dall’800, un “angolo di paradiso”.

Qui gli alberi monumentali abbondano: è, infatti, possibile ammirare colossali esemplari di liriodendri (Liriodednron tulipifera), il boschetto di rododendri (Rododendron arboreum), un magnifico glicine rampicante (Wisteria sinensis), gruppi di sequoie (Sequoia sempervirens), platani alti più di 35 metri (Platanus x acerifolia), una Jubea di più di 3 metri di circonferenza (Jubea chilensis), oltre ad un intero bosco di bambù dell’estensione di 3000 metri quadri. Nel periodo di aprile/maggio è possibile ammirare la splendida fioritura di azalee di dimensioni notevoli e cromatismi stupefacenti.
Gli interni della villa ospitano invece opere d’arte di assoluta bellezza, come un “Amore e Psiche” del Tadolini, allievo del Canova, “L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta” di Hayez e altri capolavori dei secoli XVIII – XIX.

Per l’ultima tappa del nostro itinerario prendiamo il battello e ci dirigiamo verso Bellagio (20 min), posizionata sulla punta della penisola che divide il lago nei suoi due famosi rami. Si tratta di una delle località più affascinanti al mondo; la sua bellezza è stata decantata, sin dal ‘500, da visitatori italiani e stranieri, guadagnandosi l’appellativo di “Perla del Lago di Como”.

Approdati a Bellagio percorriamo la Via Lungolago Europa e in pochi minuti arriveremo ai cancelli di Villa Melzi D’Eril. La villa fu progettata dall’architetto Giocondo Albertonelli nel 1808 su commissione di Francesco Melzi d' Eril ed il suo parco fu il primo esempio di giardino all' inglese sul Lario. La dimora venne arredata e decorata dai più famosi artisti del tempo, tra cui i pittori Andrea Appiani, Giuseppe Bossi, Alessandro Sanquirico e gli scultori Antonio Canova, Giambattista Comolli e Pompeo Marchesi. Progettato dall’architetto Luigi Canonica e dal botanico Luigi Villoresi, il giardino fu realizzato con grande cura livellando terreni e alzando piccoli colli allo scopo di farlo sembrare più grande delle sue reali dimensioni, ed oltre ad essere ricchissimo di piante rare e esotiche è anche ornato di statue, sculture egizie, etrusco-romane, rinascimentali e neoclassiche.

Tra le piante monumentali di maggior pregio segnaliamo il cipresso calvo (Taxodium distichum),  di 30 metri d’altezza che sorge sulle rive di un laghetto, circondato da moltissimi aceri di diverse varietà; il pino devoniano (Pinus devoniana) che con una sua branca arriva a lambire la superficie del lago; un gruppo di 3 liriodendri alti più di 33 metri (Liriodendron tulipifera); una sequoia pluricormica con 3 fusti adiacenti e circonferenza di 7 metri (Sequoia semprevirens); dei gruppi sparsi di lecci (Quercus ilex) di dimensioni notevoli, acclimatate a queste latitudine grazie alla presenza mitigatrice del lago. Testimonianza dell’incantevole bellezza dei giardini di Villa Melzi D’Eril sono le suggestive pagine che Stendhal dedica a questo luogo, nella sua opera “Rome, Naples et Florence” (1817); Si pensa, inoltre, che fu proprio la statua dedicata a Dante e a Beatrice, presente nel parco, ad ispirare il pianista Franz Liszt per la composizione “Sonata a Dante”.

Terminata la visita potremo prendere il battello che ci riporterà a Como direttamente dall’imbarcadero della villa oppure dal porto di Bellagio (2h 8min). Suggeriamo di acquistare un biglietto di libera circolazione che ci permetterà di utilizzare tutti i traghetti nell’arco della giornata (23,30 euro), con una piccola integrazione per le tratte più lunghe è possibile usufruire dell’aliscafo che impiegherà circa la metà del tempo.

Joomlart